Presentazione Squadre 2023: UAE Team Emirates
In cima al mondo del ciclismo, per restarci. Intorno alla stella assoluta Tadej Pogačar, la UAE Team Emirates ha costruito una super squadra, che ha tutte le carte in regola per attestarsi come la migliore al mondo, soprattutto in chiave Grandi Giri. La formazione emiratina ha integrato ulteriormente un organico già ricco di talento ed esperienza, portandosi in casa corridori che saranno sicuramente preziosi nelle sfide con le altre corazzate del gruppo, sia sul piano delle strategie di gara che per quello che riguarda le vittorie individuali. Non mancano i giovani di talento, chiamati alla definitiva esplosione.
Gli uomini più attesi
Inevitabile che il più atteso di tutti sia Tadej Pogačar. Lo sloveno arriva da un 2022 in cui ha dato spettacolo al Tour de France, non riuscendo però a firmare una tripletta che sulle prime pareva quasi scontata. Nella sola scorsa stagione, però, è stato protagonista al Giro delle Fiandre (quarto), ha vinto la Strade Bianche, la Tirreno-Adriatico e il Lombardia, chiudendo quinto la Milano-Sanremo, a dimostrazione di un talento impossibile da “rinchiudere” nelle categorie ciclistiche tradizionali. Lui ha già fatto sapere che l’obiettivo primario è tornare al successo al Tour de France, ma è evidente che quando attacca il numero sulla schiena, lo sloveno è sempre uno dei favoriti, di qualsiasi corsa si tratti.
Intorno a lui si è consolidato un gruppo di corridori di grandi capacità, pronti a mettersi al servizio del capitano indiscusso, ma anche a cogliere le opportunità che il calendario saprà metter loro davanti. Il nome su tutti è quello di Adam Yates, che ha lasciato la Ineos per sposare un progetto in cui lui ha dichiarato di sentirsi molto considerato. Il britannico arriva da un 2022 con pochi sussulti e potrebbe essere una carta pesantissima da giocare nella sfide con Jumbo-Visma e proprio Ineos Grenadiers, soprattutto al Tour de France. Le qualità di scalatore non fanno poi difetto a Marc Soler, che ha rimesso in scala le ambizioni personali per mettersi al servizio di Pogačar. Lo spagnolo, però, ha dimostrato di saper cogliere l’attimo quando i percorsi e le condizioni di gara glielo permettono.
Ormai “gregario” dichiarato è invece Rafal Majka, spesso ultimo uomo da spendere nelle tappe di montagna al servizio dello sloveno e vera garanzia per quel che concerne le tappe con tanti metri di dislivello. Anche Brandon McNulty si è trovato nella scorsa stagione a vestire questi panni, ma per lui, anche per via della giovane età, ci potrebbero essere anche diverse opportunità per mettersi in proprio. Chi avrà invece sicuramente il suo calendario e le “sue” corse sarà il portoghese Joao Almeida, che con la sua regolarità e la sua tenacia è diventato negli anni uomo di riferimento per i Grandi giri. A lui la squadra si affiderà per mettere il proprio marchio nella classifica generale del Giro d’Italia.
L’arsenale di corridori forti in salita da spendere su più fronti non è finito, vista la presenza del neozelandese George Bennett e, soprattutto, di Jay Vine. L’australiano è stato una delle rivelazioni della stagione appena concluso e si è presentato nel 2023 andando a vincere il titolo nazionale a cronometro: il suo forte rimangono comunque le montagne e in caso riesca a riproporsi sul livello visto alla Vuelta 2022, il suo ingaggio potrebbe rappresentare un vero “colpo di mercato”, sia per quel che riguarda il lavoro da svolgere in funzione di un capitano, sia in chiave risultati individuali. Per quel che riguarda il lavoro di fatica in salita, sono arrivati anche lo sloveno Domen Novak e l’austriaco Felix Großschartner, corridori di affidabilità soprattutto nell’arco delle corse a tappe, così come Jan Polanc. Lo sloveno è un altro atleta che sa essere molto costante e rispondere presente quando la squadra lo chiama all’azione, anche nei momenti in cui gli viene concessa la “libera uscita” in fuga.
Dal CicloMercato è arrivato anche un altro nome pesante, quello di Tim Wellens. Il belga pareva essersi spento in casa Lotto e ha scelto di cambiare lido per provare a ravvivare quello che era un talento comunque già certificato negli anni. Con lui, il gruppo delle Classiche acquisisce ulteriore profondità, visti i nomi di alto livello già presenti nell’organico della UAE. Ci sarà infatti ancora Marc Hirschi, atteso al ritorno a pieno ritmo sui suoi livelli dopo qualche lampo visto nel finale del 2022 e ci sarà l’inossidabile Matteo Trentin, sempre pronto a emergere sia nelle corse di fondo che nei finali veloci. L’azzurro è una garanzia, così come lo è Diego Ulissi, ormai un’autentica bandiera della squadra, che ha dimostrato di aver superato appieno i problemi di salute che lo avevano fermato nel 2021.
È rimasto in casa UAE anche un altro italiano di grande esperienza, Davide Formolo. Anche per lui il discorso principale sarà quello della miscela fra ambizioni personali, soprattutto nelle Classiche dal percorso vallonato, e lavoro al servizio della squadra. In chiave corse di un giorno, attenzione a Sjoerd Bax. Il neerlandese si è messo decisamente in mostra nel finale della scorsa stagione con la maglia della Alpecin-Deceuninck e rappresenta una tipologia di corridore molto “moderna”, dal gran fisico e dalla capacità di fare la differenza su terreni ondulati e insidiosi. È una conferma, invece, quella di Alessandro Covi, che è ancora giovane (24 anni) ma che ormai è diventato atleta buono per tutti i terreni, come ha dimostrato la vittoria sulla Marmolada al Giro d’Italia 2022: il varesino potrebbe ritagliarsi spazi ancora maggiori, dando la definitiva svolta alla sua carriera.
Si apre poi il capitolo-volate. Lasciato andare Fernando Gaviria, molto del carico di aspettative finisce sulle spalle di Pascal Ackermann. Il tedesco è reduce da un 2022 non particolarmente brillante, ma ha già dimostrato di avere doti di velocità e resistenza non comuni. A lui toccherà battagliare con gli altri grandi delle volate, cercando di ricavare gli spazi giusti in un’agenda di squadra che, almeno per quel che riguarda i Grandi giri, sarà però decisamente rivolta alle classifiche generali. Velocista di buon livello è anche il colombiano Juan Sebastian Molano, che può risultare una carta affidabile nei finali di gara più veloci. Rientra inoltre in gioco un altro colombiano, Alvaro Hodeg: da vedere quali saranno le sue condizioni dopo i problemi fisici che lo hanno tenuto lontano dalle gare per tutto il 2022.
Nel pacchetto degli uomini veloci c’è anche il sudafricano Ryan Gibbons, corridore che sa rendersi utile in fase di appoggio ai compagni, ma che non disdegna di mettersi in caccia in prima persona, quando la situazione di corsa glielo consente. Sul piano individuale, qualcosa in più ci si attende invece dal danese Mikkel Bjerg, sbarcato fra i professionisti forte di grandissimi risultati nelle categorie giovanili – soprattutto a cronometro – e ancora non del tutto sbocciato fra i “grandi”. Curiosità infine per il neozelandese Michael Vink, che aveva già corso su scala internazionale ma che a 31 anni ha avuto la grande possibilità di un contratto con una squadra di questo livello grazie alle sue prestazioni su una piattaforma di ciclismo virtuale.
Le giovani promesse
Vista l’età, può ancora essere considerato una “giovane promessa”, anche se per quanto fatto vedere nel 2022 il 20enne Juan Ayuso è già una stella dichiarata. Lo spagnolo arriva da una notevole Vuelta a España 2022, in cui è andato addirittura a podio, e la squadra punta decisamente su di lui per il futuro (contratto fino al 2028), ma anche per il presente. Il talento è indiscutibile e nella stagione entrante il giovane iberico potrà anche misurare le sue ambizioni nelle corse di un giorno, fra cui le Classiche delle Ardenne, oltre che nel riprovare a fare classifica alla Vuelta.
Anche Finn Fisher-Black non è un volto nuovo del gruppo, a dispetto dei suoi 21 anni. Il neozelandese, molto promettente, ha però vissuto un 2022 molto accidentato a causa di un grave infortunio e proverà nella nuova stagione a far vedere lampi di un talento che gli viene riconosciuto da più parti, ma che – a livello assoluto – ancora non si è potuto ammirare. Si è per ora visto poco anche il tedesco Felix Groß, corridore veloce che quest’anno potrebbe avere le sue chances in alcune corse minori.
Organico UAE Team Emirates 2023
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